Il percorso della ricerca: Ager2-Sushin
Luglio 10, 2023Che cos’è Acquainnova
Agosto 25, 2023A Pagnacco (UD) sorge l’Azienda agraria “Antonio Servadei”. Questo il luogo in cui è avvenuta la fase di sperimentazione del progetto Acquainnova. All’interno del centro, infatti, si trovano locali e impianti di acquacoltura che contano poche imitazioni in Italia. Oltre a supportare le attività di formazione pratica degli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale e degli specializzandi veterinari, queste installazioni sono essenziali per la realizzazione dei progetti di ricerca.
La storia
L’Azienda agraria “Antonio Servadei” fa parte del Compendio Doidis della Villa Rizzani, dal nome dell’omonimo affluente di destra del Cormor, il rio Doidis appunto, che lo attraversa. L’edificazione del blocco storico è avvenuta tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo e sorge su un’altura che domina l’abitato di Pagnacco. Attigui ci sono i cosiddetti “Rustici” ei Villa Rizzani, costituiti da una stalla e altri edifici ora in uso all’azienda agricola (così come i terreni agricoli). Tutto intorno, infine, sorge un parco all’inglese, da anni aperto al pubblico, la cui cura è affidata al Servizio regionale per la gestione forestale. Il complesso immobiliare di Villa Rizzani è passato alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nella seconda metà del Novecento. Nel periodo immediatamente successivo al sisma del 1976, l’azienda agraria ha temporaneamente ospitato i bovini delle stalle locali inagibili per l’evento sismico e poi è stata il centro di raccolta degli attrezzi agricoli tradizionali che sono esposti nel museo contadino di Fontanabona.
Da stalla a centro di ricerca
Nel 1982, una parte del complesso immobiliare, comprendente la Villa Rizzani, i Rustici e i terreni aziendali, è stata ceduta in comodato all’allora facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Udine, per un periodo di 30 anni (terminati il 30 settembre 2012). In questo periodo, Villa Rizzani è stata la sede del Dipartimento di Scienze Animali, ospitando gli studi e i laboratori di Zootecnica e Veterinaria dell’ateneo friulano. La stalla, gli altri edifici rurali e i terreni sono stati destinati all’allevamento degli animali utili per lo svolgimento delle attività istituzionali, didattiche e di ricerca scientifica, e della terza missione dell’università, finalizzata alla promozione e sviluppo dell’agricoltura locale, per il trasferimento tecnologico e il progresso sociale della Regione. Attualmente, con il rinnovo del comodato a titolo gratuito fino all’anno 2035 senza la Villa Rizzani a cui non era più interessata, l’Università di Udine ha in concessione il complesso aziendale del Compendio Doidis che ospita la sezione di Pagnacco dell’Azienda agraria sperimentale “Antonio Servadei” adibita a Centro per la zootecnia, l’acquacoltura e la gestione e cura della fauna.
Le attività
Le attività di ricerca e sperimentazione in campo animale, che sono essenzialmente svolte dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali, richiedono specifiche autorizzazioni rilasciate da parte del ministero della Salute e dei Servizi Veterinari regionali, in particolare il riconoscimento ufficiale dell’adeguatezza delle strutture disponibili. La sezione di Pagnacco dell’Azienda Servadei è autorizzata a fungere da “stabilimento utilizzatore”, quindi a svolgere attività di ricerca per i pesci, i ruminanti e le nutrie. Inoltre, la sezione di Pagnacco ospita le strutture del Centro di ricerca e coordinamento per il recupero della fauna selvatica, recentemente istituito con una legge regionale.
Un contesto aperto alla comunità
Il contesto ambientale di grande pregio naturalistico nel quale la sezione di Pagnacco è inserita può rappresentare la base sulla quale sviluppare ulteriori iniziative e progetti di ricerca e formazione rivolti al mondo universitario, ma non solo. Ne possono beneficiare le scuole e i cittadini del territorio. Ad esempio, l’azienda ha già ospitato alcune scolaresche nell’ambito di diversi progetti POM. Le scolaresche hanno sviluppato all’interno dell’azienda delle esperienze di citizen science con raccolta di informazioni e video sulle specie temporaneamente alloggiate nelle aree di cura e recupero della fauna in difficoltà e delle specie naturalmente presenti nell’azienda.