Il percorso delle certificazioni: Acquacoltura Sostenibile

Nata nel 2020, supportata dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) e supportata dalle due principali associazioni di settore nel mondo dell’acquacoltura, Api (Associazione piscicoltori italiani) e Ama (Associazione mediterranea acquacoltori), Acquacoltura Sostenibile Certificata premia chi persegue uno sviluppo rispettoso di ambiente, società e ciclo economico. In totale, la certificazione copre la produzione di 14 specie ittiche e viene erogata da enti certificatori terzi riconosciuti dal ministero stesso, in linea con le normative Ue sui sistemi di qualità zootecnica.

I parametri della certificazione

Diversi gli aspetti considerati per ottenere la certificazione. Fra questi, l’implementazione progressiva del Pef (Product Environmental Footprint), il miglioramento dell’impronta carbonica nei processi produttivi e il corretto smaltimenti dei rifiuti. Ma anche: l’integrazione dell’attività di acquacoltura con la comunità in cui ha sede l’azienda che richiede la certificazione, con la filiera di riferimento e gli istituti universitari e di ricerca, nonché la costante attenzione e promozione di percorsi di formazione continua dedicati ai dipendenti e la fissazione di prezzi minimi di scambio.

I vantaggi della certificazione

I vantaggi per chi riesce ad ottenere la certificazione di Acquacoltura Sostenibile sono:

• premialità nella partecipazione ai bandi della Pubblica Amministrazione in materia di ristorazione collettiva
• riduzione della proliferazione di certificazioni private
• ingresso in un quadro normativo definito ancorché flessibile per andare incontro all’evoluzione del settore, ossia all’innovazione sostenibile che si fa in azienda
• difesa della produzione Made in Italy sia sul mercato nazionale che internazionale e sua promozione presso il consumatore finale (anche per quanto riguarda il prodotto trasformato, per esempio: burger, filetti, caviale, ecc)